Il miele di acacia, tra le varietà unifloreali è fra i più comuni e fra i più graditi al pubblico.
La raccolta del nettare destinato a produrre questo delizioso miele dal gusto delicato di confetto, vellutato e fine, avviene nel mese di maggio, quando sbocciano i fiori dell’acacia (nome botanico Robinia pseudoacacia L.) una pianta che porta questo nome in onore dell’erborista Jean Robin, che la importò per primo in Europa.
Il colore del miele di acacia è chiarissimo, tendente al paglierino.
Normalmente si presenta in forma liquida e appare trasparente. Al naso ha toni floreali leggeri, poco intensi; in bocca il suo gusto dolce e delicato non è molto persistente.
Le destinazioni specifiche del miele di acacia sono:
– l’uso per dolcificare le bevande, siano esse fredde o calde;
– l’uso come ingrediente di pietanze, in piccole dosi. Essendo liquido è ottimo versato sull’insalata;
– sempre in virtù del suo stato liquido, è fra i migliori mieli da spalmare sul pane o sulle fette biscottate. Ottimo, in particolare, sul pane tostato ancora caldo.
Gli è attribuita una blanda attività disintossicante del fegato e un leggero effetto lassativo.
E’ indicato in modo particolare per i bambini con affezioni a carico del sistema respiratorio (ha un modesto effetto antinfiammatorio sulla gola arrossata) o dell’intestino.
Rimane tuttavia valida l’indicazione di EVITARE di somministrare qualunque tipo di miele a bambini di età inferiore a un anno.
Le caratteristiche della flora microbica intestinale dei bambini di questa fascia di età li espone al rischio di contrarre la pericolosissima malattia del botulismo. I bambini più grandi (dai due anni in su) e gli adulti, invece hanno una flora microbica più “matura” che inibisce lo sviluppo della malattia a partire dalle spore di Clostridium Botulinum, che sono presenti ovunque e che potrebbero quindi trovarsi anche nel miele.
Il miele di acacia è anche ricco di ferro e di calcio.